“Vuoi un consiglio…appena puoi sputati in faccia da sola”.
Facebook è per molti uno spazio dove dire quello che salta per la testa, senza freni e peli sulla lingua, ma da oggi bisogna fare più attenzione a quello che si scrive.
Una parrucchiera dell’appennino emiliano, vittima di numerosi e ripetuti insulti da parte di un cliente insoddisfatto, ha denunciato l’accaduto ed ottenuto una sentenza inaspettata:
il giudice ha ordinato la rimozione dei commenti incriminati (tra i tanti commenti su Facebook “Vuoi un consiglio… appena puoi sputati in faccia da sola…”) e condannato l’imputato ad un risarcimento di € 100,00, più altri 100,00 per ogni giorno di futura mancata ottemperanza (100,00 euro al giorno se i commenti non fossero stati rimossi).
Una sentenza giusta, che apre nuovi orizzonti legali sugli spazi social ormai divenuti campi di battaglia.
Scrivere sui social equivale a rendere pubblico e forse anche indelebile un proprio pensiero: quando si scrive sulla bacheca di un amico, sul profilo di una star o su qualsiasi altra “vetrina pubblica”, bisogna fare molta attenzione e ricordare che chiunque (dal nostro capo, genitori, future aziende dove potremmo essere assunti, vicini e chi più ne ha più ne metta) potrà leggere quanto da noi scritto.
Vi invitiamo ad usare i social con estrema attenzione: non diffondete troppe informazioni personali ed usate sempre il buon senso ed una buona educazione (come dovremmo tutti fare anche nella vita “reale”)
Il giudice ha emesso la sua sentenza: attenzione a ciò che scrivete…uomo avvisato…