Hai un blog e non sei soddisfatto dei tuoi testi? Ecco 9 step che ti aiuteranno a migliorare i tuoi articoli!

Ogni giorno nascono e muoiono centinaia di blog in Italia: perché molti non ce la fanno? Come mai solo in pochi riescono ad emergere?

Questione di comunicazione!

Spesso, troppo spesso, si apre un blog senza sapere come comunicare sul web.

Puoi essere laureato in lettere, puoi avere la 3° media, non fa differenza: la comunicazione sul web è totalmente differente da quella a cui siamo abituati tutti i giorni.

Per intenderci: scrivere sul web non è come scrivere una lettera, parlare ad una persona dal vivo o scrivere un libro.

Bisogna saper comunicare nel modo giusto, bisogna comunicare efficacemente.

Per questo motivo ho deciso di scrivere questa guida, senza la pretesa di pensare che sia la guida perfetta per comunicare efficacemente, ma sono sicuro che potrai trarne degli spunti interessanti.

Vediamo allora quali sono gli accorgimenti da attuare per una comunicazione efficace.

#1 Scrivere sul web: titolo efficace

scrivere sul web: crea un buon titolo

Si parte dal titolo, uno degli elementi più importanti: può decidere da solo se il nostro articolo avrà successo o no.

Esistono diversi tipi di titoli, ma, come ho spiegato nell’articolo  Come ottenere un titolo perfetto per il tuo post”, bisogna partire con il piede giusto.

I titoli ad elenco, per esempio, funzionano molto bene (“7 metodi per…” “10 cose che…” etc etc), ma ciò che dobbiamo creare è un mix perfetto tra titolo (H1) e sottotitolo (H2).

Prendi come esempio questo stesso articolo.

Il titolo recita: “Scrivere sul web: una guida per comunicare al meglio”.  Sai qual è l’argomento, ma mancano i dettagli! Ecco allora che entra in gioco il sottotitolo: “Hai un blog e non sei soddisfatto dei tuoi testi? Ecco 7 step che ti aiuteranno a migliorare i tuoi articoli!”, con informazioni più dettagliate e problem solving – “ti dico come risolvere il problema”-

Tutto torna, le 2 parti si incastrano e si completano a vicenda: questo è ciò che devono fare H1 e H2.

Piccola nota dovuta.

Attenzione a non creare titoli “click baiting“, al momento ancora impuniti sul web: ragionando a medio termine (oltre a farne una questione di etica), Google e Social Network vari potrebbero presto prendere provvedimenti duri contro questa forma di disonestà internauta.

#2 Scrivere sul web: linguaggio semplice

La prima regola da rispettare nel mondo del web è quella di comunicare nel modo più semplice possibile.

Le frasi devono essere brevi, concise, ma assolutamente esaustive.

Qualsiasi tecnicismo, se proprio deve essere usato, deve poi essere seguito da una spiegazione. Non dobbiamo mai dare per scontato che l’utente che sta leggendo il nostro articolo abbia conoscenze approfondite in quella determinata materia.

Esempio pratico:

da evitare –  “all’interno del case del pc troviamo la scheda madre, la quale è fondamentale per il corretto funzionamento dell’intero sistema dei componenti interni al pc. Nello specifico poggiano su di essa: la ram, la scheda video e la CPU”

corretto“all’interno del pc troviamo la scheda madre, che si occupa di far funzionare l’intero sistema: su di essa poggiano ram, scheda video e processore”

#3 Scrivere sul web: la notizia migliore prima di tutto

scrivere sul web

Una cosa che vedo fare spesso dai blogger è quella di creare un preambolo lunghissimo ad inizio articolo, per poi dare la notizia citata nel titolo solo a metà articolo o peggio ancora verso la fine.

Questa è una soluzione sbagliatissima: molti utenti abbandonano le pagine ed i nostri blog perché stufi di leggere righe non interessanti e/o non inerenti all’argomento citato.

Seguire questa modalità (sbagliata) equivale ad incentivare le persone ad abbandonarci. “Tirarla per le lunghe” sortirà un effetto boomerang!

Qual è la morale della favola?

La notizia migliore va data subito, per poi approfondirla all’interno dell’articolo.

Ovviamente non dobbiamo svelare tutti i dettagli che la notizia, la guida, o qualsiasi cosa stiate scrivendo, ha da offrire, perché anche in questo caso avremo una sorta di mordi e fuggi dell’utente: dovremo essere bravi a dare qualche anticipazione, da approfondire minuziosamente all’interno dell’articolo.

#4 Scrivere sul web: la formattazione del testo

In un blog la formattazione del testo (in generale tutta la grafica del sito) ha un’importanza rilevante.

L’occhio dell’utente deve percepire una pulizia generale, non deve essere distratto da elementi superflui o pubblicità invasive: la sua attenzione deve ricadere esclusivamente su ciò che sta leggendo.

Come fare, quindi, per mantenere alta l’attenzione dell’utente?

Dobbiamo creare un articolo armonioso, capace di alternare perfettamente testo ed immagini.

Anche gli spazi sono importantissimi: scrivere un testo senza alcun paragrafo o usando male gli H1, H2, H3, restituendo agli occhi dell’utente un vero e proprio muro di testo, farà si che quest’ultimo “se la dia a gambe levate” dal nostro blog!

#5 Scrivere sul web: la formattazione del testo parte 2 – il grassetto –

Merita uno step a parte il discorso “grassetto”.

Tra blog che ne fanno uso sproporzionato ed altri che non lo usano affatto, bisogna capire una volta per tutte lo scopo di questo utilissimo strumento!

Il “grassettato” aiuta l’utente a leggere tra le righe, o, nel caso non ne avesse voglia, ad evitare la lettura di tutto il testo del nostro articolo.

Il risultato finale deve restituire a chi legge una frase sensata, un concetto chiaro: “grassettare” in modalità “random” crea soltanto confusione e non porta nessun vantaggio, se non il contrario!

#6 Scrivere sul web: gli errori ortografici

Scrivere sul web: gli errori ortografici

Troppo spesso mi è capitato di leggere articoli, a dire il vero anche su testate giornalistiche di spicco, pieni di errori ortografici.

Questo trasmette all’utente (quello attento e vigile) un senso di poca autorevolezza della fonte (perdiamo credibilità).

Immagina di leggere un articolo sulla corretta alimentazione e di trovare decine di errori ortografici all’interno del testo:

seguiresti quei consigli?

Io personalmente opterei per un altro blog o un’altra testata  giornalistica!

Il consiglio è quello di leggere tanto e di farlo spesso!

In più, banale ma fondamentale, rileggere ciò che abbiamo scritto più e più volte!

Il mio metodo è quello di scrivere l’articolo, rileggerlo e metterlo in programmazione per la pubblicazione almeno 24 ore dopo la stesura: a volte (ri)leggere ciò che abbiamo scritto a 24 ore di distanza ci fa notare degli strafalcioni non indifferenti!

Provare per credere! (N.B. Nessuno afferma che tu sia un ignorante, spesso però un errore di battitura può generare il peggiore degli orrori grammaticali: pensa ad una ‘h’ scivolata via in uno scenario del tipo “io ho mangiato sempre del buon sushi in quel ristorante”).

#7 Scrivere sul web: citare sempre le fonti.

Quando ci capita di chiamare in causa dei dati, delle statistiche o delle teorie è importantissimo citare le fonti che hanno effettuato quel determinato studio o hanno elaborato quella teoria.

Questo ci permette di essere più credibili, perché chiunque può scrivere dei numeri, delle teorie o dei dati statistici: come possiamo fidarci di ciò che leggiamo?

Verificando, appunto, la veridicità e l’autorevolezza della fonte.

#8 Scrivere sul web: linkare le fonti

Scrivere sul web

Ormai linkare un sito esterno è visto come il peggiore dei mali, nei migliori dei casi “un favore non dovuto”.

“Mai allontanare l’utente dal nostro sito, la frequenza di rimbalzo* viene prima di tutto!”

(*Frequenza di rimbalzo: la frequenza di rimbalzo è la percentuale di utenti che visitano una pagina del nostro sito senza consultarne altre; entrano ed escono dalla stessa pagina! Esempio: cerco un articolo su “come cucinare le fettuccine al ragù”, apro l’articolo che mi interessa, lo leggo e poi chiudo, nonostante su quel sito ci siano altre 200 ricette).

Se un utente è interessato a ciò che noi gli stiamo offrendo, a quello che abbiamo scritto, non sarà certo un link ad un sito esterno a non farlo tornare più indietro; senza calcolare il fatto che abbiamo un’ utilissima opzione: “apri in una nuova scheda!”

Tutto molto semplice: l’utente legge il nostro articolo e quando trova una fonte da approfondire clicca sul link, aprendo una nuova scheda. Avrà così 2 schede aperte, una con il nostro articolo e una con l’articolo della fonte a cui abbiamo attinto.

Se affermo che Antonio è diventato il nuovo presidente della Repubblica delle Tortillas con il 60% delle preferenze, non basta la mia parola: dovrò citare una fonte attendibile che confermi quanto ho scritto!

Ovviamente se parliamo di un argomento che ci appartiene, sul quale abbiamo ferree conoscenze e dati a sufficienza, non occorrerà citare alcuna fonte: saremo noi stessi la fonte della notizia.

#9 Scrivere sul web: esempi pratici

Un consiglio che vale in molti settori, non solo quello del blogging: le persone cercano esempi pratici, tangibili, concreti e più vicini possibili alla realtà in cui viviamo.

Se, ad esempio, stiamo parlando di come si raggiunge il successo con una società, sarà fondamentale portare degli esempi pratici (le famose “case history”), senza però puntare su esempi troppo eclatanti e lontani dalla realtà imprenditoriale quotidiana. Insomma, non citeremo Coca Cola o McDonald, per intenderci!

#Bonus

Attualmente si viaggia sempre più nella direzione dei contenuti video. “Video first!”: alternare un video ai fiumi di caratteri del post intratterrà maggiormente l’utente e aumenterà anche il tempo di permanenza sul nostro spazio web.

Se non riusciamo a reperire o creare un video ad hoc per il post, possiamo comunque ricorrere alle immagini, possibilmente personalizzate: bisogna dare sempre un tocco personale al lavoro che si crea.

Have a nerd day… e occhio alla comunicazione!